giovedì 13 novembre 2025

Kisangani, culla di una visione: la sovranità monetaria come garanzia di libertà


Dal 7 all'11 novembre 2025, la città di Kisangani, capitale della provincia della Tshopo, ha vissuto al ritmo di un evento di grande rilievo per la vita economica del Paese: il ritiro del Consiglio della Banca Centrale del Congo (BCC).
Sotto la direzione del Governatore André Wameso, questo incontro di alto livello aveva come obiettivo l'elaborazione del prossimo Piano Strategico dell'Istituto di Emissione, documento fondamentale che dovrà orientare la politica monetaria nazionale nei prossimi anni.
Ma, al di là delle cifre e delle analisi, questo ritiro ha incarnato soprattutto una convinzione profonda: la sovranità economica è il fondamento stesso della libertà nazionale.

Un incontro strategico nel cuore del Paese

Il soggiorno del Governatore Wameso a Kisangani è iniziato con la presentazione delle civilità all'autorità provinciale, a testimonianza dell'impegno istituzionale della Banca Centrale in tutte le province della Repubblica.
Lontano dalla capitale, nel cuore del Congo profondo, la scelta di Kisangani non è stata casuale: essa riflette la volontà di avvicinare la governance monetaria all'intero territorio nazionale.
Per diversi giorni, i membri del Consiglio della BCC si sono concentrati su tre assi principali:

  1. Stabilire le basi di una diagnosi approfondita e di una visione chiara per la Banca;

  2. Definire le strategie e le priorità capaci di concretizzare tale visione;

  3. Creare meccanismi di attuazione e di governance per garantire la sostenibilità dei risultati.

Questi lavori hanno rappresentato una tappa essenziale nella costruzione di un nuovo slancio per l'istituzione, in un momento in cui l'attuale piano strategico giunge al termine.

Un piano fondato sull'ascolto e sul rigore

Il nuovo Piano Strategico della Banca Centrale del Congo si distingue fin da subito per il suo approccio inclusivo e analitico.
Per la prima volta, sono stati condotti due sondaggi – interno ed esterno – per valutare la percezione dell'azione della BCC.
Questo metodo partecipativo, voluto dal Governatore Wameso sin dal suo insediamento, è stato accompagnato da una verifica organizzativa completa, destinata a identificare punti di forza e aree di miglioramento dell'istituzione.
Tale metodo riflette una filosofia chiara: la sovranità monetaria non si proclama, si costruisce sulla trasparenza, sulla competenza e sulla responsabilità.
Con questo processo di auto-valutazione, la Banca Centrale dimostra di mettere la fiducia del popolo e la qualità della propria governance al centro delle proprie priorità.

L'alleanza tra competenza nazionale e know-how internazionale

Nel suo impegno per il rigore e l'efficacia, la BCC si è circondata di partner di alto livello.
Oltre al sostegno di consulenti internazionali specializzati in pianificazione strategica, due eminenti accademici congolesi – i professori Kabeya Tshikuku e Gamela Nginu dell'Università di Kinshasa – hanno partecipato ai lavori, con il compito di offrire un punto di vista critico e costruttivo sul processo intrapreso.
Questa collaborazione tra sapere locale e competenza globale illustra un'altra dimensione della sovranità: la capacità di valorizzare le proprie risorse intellettuali dialogando con il mondo.
È in questa armonia tra radicamento nazionale e apertura internazionale che risiede la forza della visione promossa dal Governatore Wameso.

La sovranità come orizzonte di libertà

Nei suoi interventi, il Governatore ha più volte ricordato che la Banca Centrale del Congo non è soltanto un'istituzione tecnica, ma il cuore pulsante della sovranità economica del Paese.
Garantire la stabilità del franco congolese, assicurare la fiducia nel sistema bancario, regolare la politica monetaria e proteggere le riserve nazionali: sono tutte missioni che determinano la libertà reale di uno Stato.
Infatti, non può esserci libertà politica duratura senza libertà economica, e non può esserci libertà economica senza sovranità monetaria.
In questa prospettiva, il «Piano Strategico di Kisangani» non è soltanto uno strumento di gestione interna: è un manifesto per l'autonomia nazionale, una tabella di marcia verso un'economia congolese più resiliente, capace di resistere agli shock esterni e di promuovere uno sviluppo inclusivo.

Un lavoro di grande portata, una visione condivisa

Grazie all'impegno delle squadre e alla chiarezza del metodo, la BCC dispone oggi di una visione più strutturata dei propri obiettivi, dei mezzi necessari per raggiungerli e degli indicatori per misurarne i progressi.
Questo lavoro, realizzato in tempi record, testimonia la volontà di modernizzare l'istituzione e di farne un vero motore dello sviluppo nazionale.
A Kisangani, gli agenti della Direzione Provinciale hanno affettuosamente battezzato questo documento di lavoro «Piano Strategico di Kisangani» — un nome che suona come un grido del cuore, quello di un'istituzione in cammino verso la libertà.

Verso una Banca Centrale al servizio della Nazione

La pubblicazione ufficiale del piano strategico è attesa nelle prossime settimane.
Segnerà l'inizio di una nuova fase nella storia della Banca Centrale del Congo: quella di una governance modernizzata, radicata nelle realtà del Paese e impegnata nella difesa dell'interesse nazionale.
In un mondo in cui le interdipendenze economiche spesso indeboliscono le economie emergenti, la BCC afferma con forza la propria ambizione: consolidare la sovranità monetaria per garantire la libertà del popolo congolese.

Kisangani, città simbolo di indipendenza e di resilienza, ha così accolto una riflessione essenziale: ridare alla moneta congolese il suo ruolo di pilastro della dignità nazionale.
Ponendo la sovranità al centro della propria strategia, la Banca Centrale del Congo traccia un cammino chiaro — quello di un Congo in piedi, padrone del proprio destino, libero nelle proprie scelte e forte nella propria moneta.

Marco Baratto

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