Lodi, Venerdì 12 dicembre – ore 15.30, Cimitero Maggiore
Il ricercatore storico Marco Baratto ha organizzato un momento commemorativo dedicato ai prigionieri austro-ungarici sepolti nel Cimitero Maggiore di Lodi. Si tratta di soldati di etnia magiara della Transilvania, galiziani e austriaci, provenienti dal campo di detenzione di Pizzighettone e impiegati in lavori agricoli, che persero la vita a causa dell'epidemia di influenza "spagnola" e furono inumati nel cimitero cittadino.
La scelta del 12 dicembre non è casuale: la commemorazione – alla quale è annunciata la presenza delle autorità ungheresi e polacche – intende collegarsi alla vigilia della cosiddetta "Santa Lucia Nera", la tragica serie di slavine che il 13 dicembre 1916, giorno dedicato a Santa Lucia, costò la vita a diverse migliaia di soldati impegnati nella guerra di montagna sulle Alpi durante la Prima guerra mondiale.
Le valanghe di quel giorno, tra i più devastanti eventi meteorologici del continente, rimasero a lungo ignorate a causa della segretezza militare e sono oggi considerate – secondo le ricerche climatologiche e storiche dell'Università di Berna – una delle peggiori catastrofi naturali nella storia europea.
Alla cerimonia parteciperanno un sacerdote greco-cattolico e uno cattolico per un momento di preghiera ecumenica, in ricordo particolare dei soldati ungheresi, appartenenti alla tradizione della Chiesa greco-cattolica.
Marco Baratto, da anni impegnato nella ricerca storica e nella valorizzazione della memoria, invita tutta la cittadinanza a partecipare a questo importante momento di riflessione e ricordo.