Si faccia un accordo italo romeno per rilanciare il carbone nella Valle del Jiu

Oggi abbiamo bisogno di fonti energetiche immediatamente impiegabili . Infatti, mentre compiamo la transizione ecologica verso altre fonti rinnovabili, dobbiamo ancora puntare sulle risorse fossili.

Non è un ragionamento anti ecologico . La società attuale ha bisogno di energia e alle condizioni attuali le rinnovabili non possono assicurare tutto il bisogno. Quindi rimane che ritorniamo ad usare il carbone .
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L'IEA (International Enaergy Agency) prevede perciò che entro il 2020 il consumo del carbone crescerà in Europa del 40%.

Tuttavia, attualmente, nella visione collettiva il ed il suo uso è ancora legato alla visione . Oggi le tecniche moderne permetto la realizzazione di un carbone pulito 

Ora nella valle del Fiume Jiu esistono giacimenti di carbone fin dall'epoca romana e qui nel 1840 fu aperta la prima miniera . Durante il periodo comunista , erano attive sedici miniere di carbone nella Valle dello Jiu, dodici di queste ora sono ora chiuse. La gente del posto ha visto scendere l'occupazione nel settore carbonifero da 50.000 addetti negli anni 90 ai circa 4000 di oggi. 

Bisogna essere pragmatici , queste minieri hanno un futuro. ! Dovremmo stipulare un accordo bilaterale con la Romania basata su semplici punti: a) programma di ammodernamento delle minierie con compatecipazione italo rumena b) rilancio delle stesse con il vantaggio di assicurare futuro lavoro per la Valle c) carbone ed energia a prezzi calmierati per Italia e Romania.

Marco Baratto

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