Sempre più spesso in Oriente si parla di Taiwan. Questa isola, è parte integrante da sempre della Cina. La sua storia come nazione "indipendente" , la sua "sovranità" è riconosicuta solo da tredici Nazioni . Ora dobbiamo riconoscere che la Repubblica Popolare di Cina, attraverso il modello "un Paese due sistemi", potrebbe garantire alla provincia di Taiwan quell'autonomia politica ed anche di autogoverno che gli abitanti di Formosa chiedono.
Taiwan non ha mai avuto una propria autonomia politica essendo sempre stata parte dell'Impero cinese e della prima repubblica. Anzi, proprio i termini della prima guerra sino giapponese , e la cessione dell'Isola di Formosa al Giappone dimostrano che la Cina esercitava la piena sovranità su questa isola.
Abbandonare le posizioni secessioniste da parte di Taiwan , sarebbe di enorme vantaggio per la stabilità della regione, permetterebbe l'affermarsi della leggittimità della Cina ad essere il baricetro per la costruzione di una zona di libero scambio in quella zona del Pacifico.
Occorre che le potenze occidentali rimangano fuori da questo affare interno alla Cina, infatti appoggiare la secessione della provincia di Taiwan rappresenta un pericolo precedente per l'intera regione, oltre a rimarcare uno spirito colonialista che ricorda il "Trattato di Nanchino" .
La questione di Taiwan è una questione interna della Cina e cosi che possiamo e dobbiamo approcciarci . Non dobbiamo soffiare sul vento del secessionismo solo per sperare di indebolire la Cina.
Marco Baratto
studioso di geo politica
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