sabato 12 febbraio 2022

Inaugurato in Marocco un impianto di fabbricazione di vaccini : dopo le società svedesi speriamo arrivino anche quelle lombarde

 Le agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia che ieri Sua Maestà Mohammed Vi ha presenziato "  nella provincia di Benslimane (Regione di Casablanca-Settat), la cerimonia di lancio della costruzione di un impianto di fabbricazione del Covid-19 e di altri vaccini, un progetto strutturante che, a lungo termine, contribuirà a garantire la sovranità vaccinale del Regno e del continente africano. Questa unità industriale è in linea con la visione di Sua Maestà il Re di posizionare il Regno come un polo biotecnologico chiave in Africa e nel mondo, in grado di soddisfare le esigenze sanitarie del continente a breve e lungo termine, integrando la ricerca farmaceutica, lo sviluppo clinico, la produzione e la commercializzazione di prodotti biofarmaceutici di grande necessità. Alla fine dovrebbe mobilitare un investimento di circa 400-500 milioni di euro.
Il progetto Benslimane consiste nella creazione di un impianto per la fabbricazione e la siringatura di vaccini (anti-Covid e altri vaccini), con 3 linee industriali la cui capacità produttiva combinata raggiungerà 116 milioni di unità nel 2024. Queste linee saranno dedicate alla produzione di siringhe preriempite, fiale liquide e fiale liofilizzate. L'investimento previsto è di circa 200 milioni di euro, e l'inizio della produzione dei lotti di prova è previsto per il 30 luglio 2022.
Questo progetto è il risultato di un partenariato pubblico-privato, in particolare il sostegno di uno dei leader mondiali della biotecnologia e dell'industria "Fill & Finish", la società svedese Recipharm. Esso garantirà l'autosufficienza del Regno in materia di vaccini e farà del paese una piattaforma biotecnologica leader nel continente africano e nel mondo nel campo dell'industria "fill & finish". Le stesse fonti di stampa riportano che " " Si prevede in questo quadro di trasferire al Marocco piattaforme biotecnologiche avanzate, tra cui la ricerca clinica, lo sviluppo e la produzione di terapie cellulari e geniche, cellule staminali e tecnologie diagnostiche avanzate in vitro. Il progetto mira, a lungo termine (2023-2030), a creare un cluster africano di innovazione biofarmaceutica e di vaccini di fama mondiale in Marocco, nel quadro di un partenariato tra i grandi attori internazionali nel campo della ricerca e dello sviluppo di tecnologie avanzate in vaccini e bioterapeutici e tutte le istituzioni marocchine di controllo, in particolare i ministeri dell'istruzione superiore, della sanità, degli interni, dell'industria e delle finanze. Un trasferimento massiccio e continuo di know-how è previsto a questo proposito per posizionare il Regno nei prossimi 5 anni come una locomotiva del continente nella ricerca, sviluppo e produzione di prodotti biofarmaceutici avanzati.
Va notato che oggi, grazie alla mobilitazione delle linee di riempimento asettico disponibili localmente in Marocco e al trasferimento del riempimento di fiale in camera bianca del vaccino anti-Covid-19 di Sinopharm al Marocco, il Regno produce localmente più di 3 milioni di dosi al mese. La capacità di produzione aumenterà a circa 5 milioni di dosi da febbraio 2022 e a oltre 20 milioni di dosi al mese entro la fine del 2022. Entro il 2025, il Marocco sarà in grado di produrre più di 2 miliardi di dosi di vaccino."
Già durante la piena emergenza Covid avevo ricordato come lo stesso sovrano disse che era "  importante che l’Africa sviluppi una capacità endogena per la produzione di vaccini. Gli strumenti finanziari a disposizione della Commissione, in particolare il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD +), sono appropriati per sostenere i partenariati pubblico-privati ​​in generale e in questo settore in particolare “, ha affermato, aggiungendo che questa infrastruttura è necessaria oltre la pandemia di Coronavirus. Ha inoltre osservato che “sono in corso discussioni su questo argomento tra Unione europea e Unione africana”. Questa notizia pone notevoli spunti di riflessioni . La prima è che il Marocco con la buona gestione del piano vaccinale si è dimostrato un modello per la gestione del piano vaccinale la seconda riflessione è che questo impianto potrebbe essere l’avvio per la creazione di un grande polo scientifico che veda coinvolto il Marocco e l’Europa sul piano della ricerca scientifica non solo sul piano della produzione dei vaccini per la ricerca medicale . All’interno di questo la Lombardia potrebbe svolgere un ruolo . Infatti la nostra Regione vanta  il maggior numero di aziende chimiche e farmaceutiche e per questo che in questo quadro sarebbe auspicabile che la Lombardia sostenga attraverso una sinergia pubblico e privato per vedere protagonista in questo accordo a favore dell’Africa ma con numerosi risvolti nel campo della cooperazione che potrebbe anche portare alla creazione di un grande polo scientifico che unisca Europa, Marocco ed Africa In questo quadro, non possiamo sottolineare il successo del Marocco nel piano vaccinale .
Un grande sforzo che ha visto Sua Maestà Mohammed VI in primo piano . l’impegno personale di Sua Maestà ha premesso al Regno di essere tra i primi paesi arabi come tasso di popolazione vaccinata e il primo nel continente africano. Il modello del Marocco potrebbe essere la stella polare e l’esempio per altri Paesi ed in prospettiva un polo strategico per la ricerca farmaceutica e scientifica in Africa e, con un serio accordo anche per l’Europa



Marco Baratto


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