lunedì 21 marzo 2022

Marocco nazione affidabile per la pace nel mediterraneo

La Stampa del Marocco ha ripreso, in questi giorni, la comunicazione del Gabinetto reale, dove si cita la lettera nella quale Presidente del Governo Spagnolo , ha affermato che la “Spagna considera la Spagna ritiene che l’Iniziativa di autonomia marocchina come la base più seria, reale e credibile per la risoluzione della controversia” attorno al Sahara . 

Già nel 2021 Sua Maestà ebbe a dire che “Alcuni sostengono che il Marocco sia così attaccato perché avrebbe cambiato il suo orientamento politico e strategico, nonché il suo modus operandi nel trattamento di alcune questioni diplomatiche. Non è così. Il Marocco è infatti cambiato, ma non nella direzione voluta dai suoi detrattori. È cambiato perché non accetta che i suoi migliori interessi vengano abusati. Parallelamente, si sforza di stabilire relazioni solide, costruttive ed equilibrate, in particolare con i paesi vicini. È questa stessa logica che governa le nostre scelte nel rapporto che abbiamo attualmente con la nostra vicina Spagna. È vero che queste relazioni hanno recentemente attraversato una crisi senza precedenti che ha seriamente scosso la fiducia reciproca e sollevato diversi interrogativi sul loro futuro. Tuttavia, abbiamo lavorato con la squadra spagnola con la massima calma, completa chiarezza e spirito di responsabilità. Oggi, infatti, ci impegniamo a rafforzare le basi tradizionali che stanno alla base di queste relazioni, attraverso una comprensione congiunta degli interessi dei nostri due Paesi vicini. Inoltre, ho seguito personalmente e direttamente il processo di dialogo e l’evoluzione delle discussioni. L’obiettivo non era solo trovare una via d’uscita da questa crisi, ma anche cogliere l’occasione per ridefinire le basi ei parametri che regolano queste relazioni. Con sincero ottimismo, esprimiamo il desiderio di continuare a lavorare con il governo spagnolo e il suo Presidente, Sua Eccellenza Pedro Sanchez, al fine di inaugurare una tappa senza precedenti nelle relazioni tra i nostri due Paesi. D’ora in poi, queste dovranno basarsi su fiducia, trasparenza, considerazione reciproca e rispetto degli impegni”.


Il Marocco ha sempre teso la mano a tutti vicini e lontani ed ogni eventuale controversia è stata sempre risolta con il dialogo. Proprio recentemente è appena uscito una interessante analisi dell’ osservatorio internazionale di studi sul terrorismo ha elogiato ha sottolineato come «La cooperazione bilaterale antiterrorismo tra Spagna e Marocco è di per sé un successo per il superamento delle precedenti difficoltà e l’ampia attuazione di misure e accordi al riguardo”. L’inchiesta sostiene che “l’azione congiunta nella lotta alla radicalizzazione non è altrettanto definita e sviluppata come sul fronte giudiziario, di polizia e di intelligence”. “La sfiducia di entrambi i paesi è ancora latente, il che impedisce il pieno sviluppo di molte delle azioni necessarie di questa cooperazione bilaterale”, sottolineano i ricercatori. Il capitolo firmato da Daniel Pérez sottolinea la necessità di un maggiore coinvolgimento della società civile – oltre alle istituzioni pubbliche e alle agenzie giudiziarie e di polizia – per arginare la minaccia del terrorismo jihadista e della radicalizzazione violenta. Nell’evoluzione di queste relazioni specifiche, si è passati dalla condivisione di dati su cellule o persone legate al jihadismo alla formazione di squadre congiunte e pattuglie miste di truppe spagnole e marocchine, pur non avendo quadri giuridici comuni, come nel caso tra i paesi europei . Il “cambio di paradigma” è avvenuto, secondo l’OIET, con la coincidenza tra “l’inizio della fine dell’ETA” e gli attentati di Casablanca nel 2003 e quello dell’11-M 2004 a Madrid, che ha aperto una “profonda riflessione in merito fallimenti in ambito preventivo, sia in ambito giudiziario, di polizia e di intelligence, sia nella lotta alla radicalizzazione”.


Le due sponde del mediterraneo, le due monarchie, cosi intensamente legate dalla storia devono necessariamente cooperare per il bene e la stabilità del Mediterraneo. Il posizionamento della Spagna non è l'unico . Infatti, altre nazioni europee hanno cambiato il proprio atteggiamento verso il piano di autonomia delle provincie meridionali del Marocco. Mi riferisco alla Repubblica Federale di Germania dove il nuovo governo tedesco, guidato da Olaf Scholz, ha espresso interesse a riprendere e migliorare le relazioni diplomatiche con il Regno.

 Il ministero degli Esteri tedesco vede nella proposta del Marocco per il Sahara la chiave per risolvere il conflitto nella regione. Lo ha annunciato il ministero di Annelena Baerbock in un comunicato stampa, in cui ha anche manifestato il proprio sostegno all'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, Staffan de Mistura, nominato lo scorso novembre. Aggiunge che la Germania sostiene il signor de Mistura nella "ricerca di una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile sulla base della risoluzione 2602 del Consiglio di sicurezza". "Il Marocco ha dato un contributo importante a questo accordo nel 2007 con un piano di autonomia".


L'autonomia avanzata delle provincie meridionali del Marocco è stato sottolineato anche nel discorso reale del  6 Novembre 2021 , dove il Sovrano del Marocco , ha "Apprezziamo vedere crescere e ampliarsi il sostegno concreto di cui gode la nostra causa, il naturale corollario del costante sostegno delle precedenti amministrazioni americane e l'illustrazione del loro contributo costruttivo al processo di risoluzione della questione del Sahara. Questo orientamento conferma l'irreversibilità del processo politico in atto: è destinato a mettere in atto una soluzione definitiva basata sull'Iniziativa di autonomia, sotto la sovranità marocchina. 

Inoltre, la decisione di oltre ventiquattro Paesi di aprire un consolato a Laâyoune o a Dakhla conferma l'ampio sostegno di cui gode la posizione marocchina, soprattutto nell'ambiente arabo-africano del nostro Paese”.

Non possiamo dimenticare che le nazioni del Nord Africa sono essenziali per l'Europa . 

Il Mediterraneo non è un confine: i flussi di persone, idee, merci, denaro ne fanno da tempo un’interfaccia molto più che una barriera. Il Sud Europa è ancorato al Nord Africa, in meglio – scambi culturali, servizi come il turismo, la care economy, cooperazione industriale – e in peggio, con l’islamismo europeo radicale che affonda le sue radici nel Maghreb. ” Questo è un passo dell’inizio del report “La stabilità del Magreb un imperativo per l’Europa” dell’istituto montaigne. Un report molto importante che andrebbe letto dalle forze politiche italiane sempre più assenti quando si tratta di parlare d Africa .


L'Africa è il continente del futuro e le nazioni del nord del continente sono e devono essere le principali interlocutrici della nostra politica estera

Marco Baratto

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