COMUNICATO STAMPA
Inaugurazione della lapide in memoria del partigiano de gollista Augeri presso l'Istituto Comprensivo "Gramsci" di Mulazzano
Un'iniziativa promossa da Marco Baratto nel solco del ricordo e della responsabilità civile
Un'iniziativa promossa da Marco Baratto nel solco del ricordo e della responsabilità civile
Mulazzano (LO), 15 Aprile Nella mattinata del 6 maggio , presso l'Istituto Comprensivo "Antonio Gramsci" di Mulazzano, si terrà la cerimonia di inaugurazione della lapide in memoria del partigiano de gollista Augeri, figura di rilievo della Resistenza europea. L'iniziativa, promossa e voluta con determinazione da Marco Baratto, si svolgerà in forma riservata, alla sola presenza degli studenti dell'Istituto e di invitati selezionati, sotto la supervisione del Dirigente scolastico Andrea Vergani.
Questa commemorazione rappresenta il terzo appuntamento del ciclo di eventi voluti da Baratto in occasione dell'80° anniversario della Liberazione, ricorrenza che quest'anno assume un valore ancor più intenso per il significato storico e civile che porta con sé. Ancora una volta, Baratto ha scelto di agire in totale autonomia, senza l'appoggio o il coinvolgimento dell'Amministrazione comunale, dimostrando che il dovere della memoria può e deve essere esercitato anche al di fuori dei circuiti istituzionali, quando animato da una profonda convinzione personale e da un alto senso di responsabilità storica.
La figura di Augeri, partigiano de gollista, non è solo un simbolo di lotta contro il nazifascismo, ma anche il testimone di una Resistenza che travalica i confini nazionali, inserendosi in un contesto europeo di coraggio, sacrificio e impegno civile. Augeri operò nel solco della Resistenza francese, accanto ai sostenitori del generale De Gaulle, incarnando l'ideale di una libertà conquistata con determinazione, senza compromessi, a costo della propria sicurezza e, per molti, della vita.
La decisione di dedicare una lapide commemorativa all'interno di un luogo educativo come la scuola "Gramsci" di Mulazzano non è casuale. È proprio tra le nuove generazioni che il seme della memoria deve trovare terreno fertile, affinché il passato non venga dimenticato o, peggio, strumentalizzato. La scuola, come spazio di formazione e confronto, diventa così anche luogo della custodia della memoria, presidio di valori democratici che devono essere trasmessi con autenticità e consapevolezza.
La scelta di un evento in forma riservata, con la sola partecipazione degli studenti e di alcuni ospiti invitati, non è segno di esclusione ma, al contrario, riflette la volontà di dare alla cerimonia un tono intimo, profondo, riflessivo. Non una manifestazione celebrativa, dunque, ma un momento di raccoglimento, di ascolto, di comprensione storica e umana. Una commemorazione pensata per essere vissuta in maniera autentica da chi ha il compito, oggi, di costruire il futuro a partire dal riconoscimento e dall'elaborazione del passato.
Il Dirigente scolastico Andrea Vergani, che ha accolto con sensibilità la proposta di Baratto, ha sottolineato come la scuola abbia il compito non solo di istruire ma anche di educare alla cittadinanza, e che iniziative come questa rappresentano esperienze formative di alto valore, capaci di incidere profondamente nella coscienza degli studenti.
Con questa iniziativa, Marco Baratto conferma il suo impegno civile e culturale nella valorizzazione della memoria storica, portando avanti un progetto personale che si inserisce nel quadro delle celebrazioni per l'80° anniversario della Liberazione.
La lapide dedicata ad Augeri è infatti la terza tappa di un percorso commemorativo intrapreso con coraggio e coerenza, senza il supporto delle istituzioni locali ma con la forza di una volontà che non ha ceduto al silenzio o all'indifferenza.
Baratto ha più volte ribadito come il ricordo debba essere atto concreto, tradotto in gesti e parole che restano, che parlano, che educano. Non monumenti vuoti, ma segni vivi, che trovano senso nel coinvolgimento della comunità e, in particolare, dei giovani.
La lapide dedicata ad Augeri non è soltanto un tributo al passato, ma anche un messaggio rivolto al presente e al futuro: la libertà non è mai un dono scontato, ma una conquista da difendere ogni giorno, con pensiero critico, responsabilità e coraggio. In un tempo in cui il rischio dell'oblio, della disinformazione e della semplificazione è sempre in agguato, eventi come questo ricordano a tutti – studenti, docenti, cittadini – che la Storia va conosciuta e rispettata, perché solo così può diventare guida per scelte consapevoli e giuste.
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